La pratica controversa del consumo di carne di cane in Cambogia, stimata a coinvolgere la macellazione di circa tre milioni di cani all’anno, è stata identificata come una radicata tradizione culturale nel rapporto del 2020 della ONG Four Paws per il benessere degli animali.
Heng Ratana, direttore generale del Centro cambogiano per l’azione contro le mine (CMAC), noto per i suoi cani rilevatori di mine, ha espresso il suo sostegno al divieto sudcoreano e ha sottolineato l’importanza di proteggere gli animali domestici in Cambogia.
Seab Phanith, una sminatrice della CMAC, ha condiviso la sua passione nel lavorare con i cani e ha evidenziato il legame speciale che ha sviluppato con un cane di nome Dam durante il suo servizio di sminamento. Questo rapporto, basato sulla comunicazione e sulla fiducia, è cruciale per il successo delle operazioni di sminamento.
Kim Loan, fondatrice della Cambodian Animals Protection Association (CAPA), dedica la sua vita al benessere degli animali, gestendo un rifugio per oltre 250 cani e numerosi gatti. La sua ONG si impegna a garantire che gli animali vengano adottati in case responsabili e amorevoli.
Mentre alcuni negozi e ristoranti in Cambogia praticano la macellazione di cani, le autorità sottolineano le differenze con la Corea del Sud, dove sono diffusi l’allevamento e la macellazione commerciali. Tuttavia, alcune città turistiche, come Siem Reap, hanno vietato il commercio di carne di cane, indicando una crescente consapevolezza e attenzione per i diritti degli animali, anche se la motivazione muove da una preoccupazione per l’immagine del paese agli occhi dei turisti occidentali.
Il capo della CMAC, Ratana, ha evidenziato che il consumo di carne di cane era disapprovato nell’antica cultura khmer e ha espresso preoccupazione per il commercio attuale, che provoca disagio agli amanti degli animali e scoraggia i turisti stranieri. La CMAC è pronta a partecipare a una campagna per promuovere misure legali a tutela dei cani in Cambogia.
E dopo il divieto ufficiale e legale di mangiare carne, speriamo si possa accompagnare anche ad una mentalità meno utilitaristica del cane e del suo rapporto con l’umano. Ma un passo alla vota, non pretendiamo troppo…
Photo Credit: Ahn Young-joon/AP
Fonte: NATION THAILAND